Philip K. Dick – I nostri amici da Frolix 8 (1972)
Epub
Tra gli autori fantascientifici, Dick è quello che, credo, più di ogni altro ha il diritto di vantarsi di non avere mai sbagliato un romanzo. I racconti potrà anche sbagliarli, soffocato entro uno spazio che non gli si addice: ma quando si tratta di costruire un torvo, complesso panorama del futuro, Dick non fallisce. Le sue strutture sono esteticamente singolari: in apparenza paratattiche, si risolvono in prospettiva in una ipotassi articolata e rigorosa. Vale a dire, se a prima vista i suoi romanzi appaiono come pazienti mosaici di episodi vissuti da personaggi indipendenti, alla fine, grazie a sottili nessi causali, ci si trova di fronte ad una costruzione logica inclusiva e completa. Anche in questo romanzo si ritrovano le caratteristiche più provocatorie e più interessanti di Dick: l’uso sprezzante dei temi di fondo appartenenti alla sottofantascienza (l’invasione degli extraterrestri, per esempio), reinterpretati e strumentalizzati per offrire una soluzione nuova e insolita; la passione per le strutture aperte, e anche questa volta la vicenda non avrà una conclusione, resterà spalancata sul tempo lasciando al lettore il diritto e l’impegno di ipotizzare gli svolgimenti futuri; l’attenta rappresentazione del mondo dei mediocri, entrati in contatto per misteriose predestinazioni con le classi dirigenti di una società anomala; e il solito paio di convincenti ritratti di personaggi nevrotici e interessanti, l’instabile Gram, per esempio, la piccola, sfrontata e commovente Charlotte Boyer.